mercoledì 28 dicembre 2011

APPUNTI DI VIAGGIO: Il mio viaggio a Pogradec



















Eccoci pronti ad ospitare il primo reportage dall'estero a cura di una studentessa albanese che frequenta la 2aB. E lo riportiamo così, come la scorsa estate lo scrisse sul proprio diario di viaggio.

"Oggi mi trovo a Pogradec, il viaggio da Tirana a Pogradec è stato lungo (circa 4 ore di macchina) a causa delle montagne che  ostacolano il percorso. Finalmente, che bello essere qui, nella città in cui sono nata. Qui i fatti cambiano: Pogradec è semplicemente stupenda (e vi garantisco che non è solo una mia preferenza, è vero). Il viaggio è stato abbastanza duro; la prima montagna che si comincia a scalare si chiama Krab ed è piena di curve molto forti che, se sei debole, ti possono dare disturbi alla pancia. Il percorso comprende altre località, tra cui Librazhd ed Elbasan, che sono abbastanza frequentate. Le montagne che si percorrono sono caratterizzate soprattutto da grande pietra rossa e da piante mediterranee, come ulivi. Mano a mano che ci si avvicina a Pogradec si notano sempre più, piccoli tratti di steppa e tante capre al pascolo nelle montagne aride. A Pogradec regna il Lago di Ocrida, che è magnifico e che dona a Pogradec il suo clima fresco e quel paesaggio tranquillo. Devo dire che la popolazione è aumentata a vista d’occhio! Il clima in inverno è molto freddo e nevica spesso, in estate il clima non è afoso ma fa comunque caldo. Pogradec si trova nel Distretto di Pogradec nella Prefettura di Coriza, peraltro il Lago di Ocrida appartiene ad un terzo a Pogradec e a ben due terzi circa alla Macedonia. Pogradec è una piccola città ma è molto popolata, ci sono soprattutto persone giovani; in estate si è soliti uscire sempre di sera vicino al lago, in cui ci sono bar, ristoranti e diversi giochi per i più piccoli. Un luogo in periferia molto frequentato da turisti e cittadini è Volorek, un posto in cui la natura regna sovrana. Il lago si divide in lunghi , diversi affluenti piccoli che sono popolati da pesci, da molti cigni (giganti) e da anatre. Di solito ci si va a pranzare: si mangiano patatine fritte, insalate varie, pesce o spezzatino; si beve il vino rosso, ma in prevalenza quello bianco. La cucina è ottima e il paesaggio impeccabile, caratterizzato da molti alberi altissimi e da grandi praterie. In esposizione c’è anche un grande orso in posizione eretta posizionato su un tronco; è imbalsamato e spesso i turisti amano farsi fotografare insieme a lui!" (K.P. 2aB)
[foto tratta da Panoramio]

martedì 27 dicembre 2011

LA MACCHINA DEL TEMPO: Nella tempesta (dal diario di bordo di C.C.)

Quando eravamo a circa metà del viaggio le nostre navi si imbatterono in una terribile tempesta. Gli indovini mi avevano promesso un viaggio sereno e la gloria futura. Invece il cielo era coperto da nuvole nere, fulmini e grandine a volontà. L’equipaggio era preoccupato, ammalato e stanco. Metà degli uomini era nella stiva per riposare e cercare di guarire, ma con i topi non fu facile… Non rimpiango certo quei giorni, anche se ero capitano…
La caracca era danneggiata: molte corde si erano slegate, gli alberi erano in balia del vento e il legno era messo a dura prova con uno sforzo così elevato.
Solo io riuscivo a manovrare il timone in una tempesta così devastante. Cercavo un punto in cui uscire da quel temporale, ma esso copriva tutto il cielo. Credevamo che sarebbe durato per giorni. Invece quell’incubo si dileguò dopo circa due ore soltanto. A quel punto il Sole splendeva in cielo e rischiarava i lavori di riparazione della nave. Sentii gridare: Terra, terra! Infatti all’orizzonte scoprii una sottile linea verde.
Eravamo finalmente arrivati nelle Indie!
O forse no?! ( Liberamente rielaborato da R.R. II E)

sabato 10 dicembre 2011

CELLULOIDE: Campovolo 2.0…..Al cinema in 3D

Dopo il grande successo del concerto a Campovolo del cantautore Luciano Ligabue, il 7 dicembre è uscito nelle sale cinematografiche il film dello spettacolo, con i racconti della preparazione della serata e l’organizzazione dietro le quinte.
Il cantante-regista ha voluto riportare l’evento in 3D per lasciare l’emozione di quella sera come se fosse un live per la seconda volta, pertanto, prepariamoci anche al DVD che sarà intitolato, appunto, Campovolo 2.0. (M.G., 3aM)


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venerdì 2 dicembre 2011

RACCONTAMI: Una giornata speciale

















La sveglia suona: sono le sette di mattina, i raggi del sole penetrano timidamente dalla finestra della mia camera e, passando attraverso la tenda, illuminando fiocamente la stanza,si posano sul mio corpo addormentato.
Poco dopo sono in piedi, in bagno, ancora assonnato, a sciacquarmi la faccia e, immerso nel mio pessimismo da lunedì mattina, non riesco ad immaginare qualcosa di diverso rispetto alla solita, noiosissima ed interminabile giornata di scuola, ma ancora non so che cosa mi aspetti.
Non è passato molto tempo da quando ero tranquillo e beato, a sonnecchiare sul mio letto e, sinceramente,vorrei tornarci: è questo a cui penso mentre sgranocchio il mio quotidiano croissant alla crema affogato nel latte caldo.
Finita la colazione, mi preparo ed esco, accompagnato dal fastidioso cigolio della porta, diretto verso la scuola. Arrivato alla fermata dell'autobus, dopo cinque piani e tanta fatica, mi accorgo di non avere il biglietto e, date le precedenti esperienze, prevedo già di incontrare il controllore, quindi decido tristemente di andare a piedi; ma, proprio quando mi incammino, trovo per terra un biglietto nuovo, lì, abbandonato. Lo afferro e, entusiasta della cosa, salgo su un autobus di passaggio. Sono di fronte all'obliteratrice,l a fisso intensamente, poi estraggo il biglietto come lo spadaccino fa con la sua spada e lo timbro; lo timbro come se fossi l'unico, a questo mondo, a possederlo e ad avere il privilegio di obliterarlo.
Ma, preso dalle mie fantasticherie, non mi accorgo di aver già superato la scuola, e di cinque fermate. Preso dal panico, corro dall'autista e lo incito, anche se invano, a fermarsi, ma lui non mi degna di attenzione e continua la sua corsa. Provo ad interrogarlo di nuovo, ma l'unica sua reazione è quella di indicarmi il cartello “Non parlare al conducente”.
Con ansia, aspetto la successiva fermata per scendere.
Una volta sceso dal mezzo, inizio una corsa sfrenata contro il tempo,dato il mio pericoloso ritardo; "pericoloso” davvero, infatti a scuola mi avevano detto che, se fossi arrivato in ritardo un’altra volta, mi avrebbero sospeso.
Manca poco, vedo la scuola e, stranamente, ne sono felice. Con il cuore in gola arrivo davanti all' edificio; se avessi corso ancora un po' mi sarebbe venuto un infarto. Eccomi qui, pronto a subire l'ira dell'insegnante ma, con grande sorpresa, noto un foglio attaccato con lo scotch alla porta della scuola:”Oggi sciopero”.
Sono felice ed arrabbiato nello stesso tempo.
Torno a casa con il sorriso sulle labbra, apro la porta ed il suo fastidioso cigolio mi sembra quasi una melodia.
«Bau,bau!» sento: è Macchia, la mia meravigliosa cagnolina, che mi aspetta scodinzolando. La accarezzo e, con aria stanca ma compiaciuta, mi tuffo nel letto, pronto per un dolce sonno.
Apro gli occhi,svegliato da un estasiante profumo di lasagne al forno, il mio piatto preferito da sempre; non ci credo ma, una volta giunto in cucina, sono lì, sotto i miei occhi, belle e fumanti. Me le stavo già divorando con lo sguardo e non solo,visto che, cinque minuti dopo, erano a riposare nel mio stomaco.
Riposato ed appagato dall'abbuffata di lasagne, sento squillare il cellulare: chi è? Anna,la ragazza più carina della scuola che, fino ad allora, non mi aveva considerato. Subito penso che, sicuramente, abbia sbagliato numero; rispondo, lei mi chiede di uscire. Io le domando se sia uno scherzo, ma lei mi dice di no,io glielo chiedo di nuovo, ma alla fine mi convinco e vado.
Siamo solo lei ed io, per sei ore, sei meravigliose ore in cui staremo insieme.
Apro la porta, per la seconda volta oggi; con Anna mi sono divertito moltissimo, siamo andati dappertutto, poi abbiamo mangiato e ci è scappato anche un bacino.
Alla fine siamo tornati a casa, non correndo, ma lentamente, godendoci ogni attimo.
Ora è sera e vado a dormire con la più bella giornata della mia vita alle spalle. (F.M. – 3aE)

sabato 26 novembre 2011

SPECIALE ALLUVIONE: Una tragedia annunciata

















Venerdì 4 novembre 2011, l'inizio di un inferno per Genova.
Tutto comincia con una pioggia dall'aspetto poco minaccioso,ma con il passare dei minuti si è intensificata ed è diventata sempre più aggressiva, fino a trasformarsi in  una vera e propria alluvione.
Il primo torrente ad esondare è stato il Fereggiano, riempiendo in poco tempo Marassi e Quezzi, espandendosi e portando disagi in tutta la città.
Le vittime sono state sei, un numero notevolmente piccolo rispetto a quelle che ci furono nel 1970 e nel 1992, ma questo non giustifica niente e nessuno; tra i morti ci sono state due bambine: una di otto anni e l'altra di undici mesi, insieme alla loro madre.
A loro si unisce una ragazza di vent'anni, travolta da una valanga di fango e un'edicolante.
A superare il limite della loro portata sono anche il torrente Sturla e il Bisagno, che in un arco di tempo assai breve, riescono ad allagare da Nervi sino a Via XX Settembre.
Qualunque sottopassaggio è stato bloccato per evitare altre vittime: le automobili galleggiano su veri e propri fiumi di fango, che trascinano le persone impossibilitate a trovare un appiglio.
Io ero incosciente di quello che stava accadendo dall'altra parte di Genova, poichè per mia fortuna, quando sono uscita da scuola pioveva poco, però, appena ho acceso la televisione, sono bastati cinque minuti - forse anche meno! - per rendermi conto in quale stato fosse la città.
Mia madre, pur lavorando nel centro di Genova, non si è accorta di quello che stava accadendo, perchè ha preso la metropolitana, ma alcune mie amiche erano di ritorno da scuola nel momento di piena e hanno subìto sulla loro pelle il rischio di lasciarci la vita.
Ma con tutto quello che è accaduto, la gente si chiede almeno il "perché" ?
Era da alcuni giorni che si parlava ai telegiornali dell'arrivo di questa perturbazione, inoltre dopo i disastri di Monterosso e Vernazza, Genova doveva essere ancora più preparata a qualsiasi tragedia che avrebbe potuto portare quell'allerta 2 o, almeno, non farsi cogliere impreparata.
La donna, che è morta insieme alle sue due figlie, è perchè stava tornando a casa da scuola…
Questo, perchè il Sindaco non ha dato l'ordine ai presidi delle scuole di qualsiasi ordine e grado di restare chiuse, mettendo così in pericolo gli alunni, i genitori, gli insegnanti e tutto il personale scolastico. Bisognava effettuare la manutenzione dei letti dei torrenti e dei fiumi, poichè anche questi hanno bisogno di essere "curati" e, se necessario, alzare il livello degli argini.
Per fortuna noi Genovesi siamo sempre pronti a darci una mano nel momento del bisogno e rimboccarci le maniche: si può dire che confermiamo il detto "l'unione fa la forza" e la nostra città diventerà ancora migliore.
Servirà una mano anche da parte del Comune , il quale dovrà dare una maggiore informazione sui livelli di allerta e in base a questi garantire, pertanto, la sicurezza di tutti i cittadini. (G.M., 3aM)
Fotografia copyright www.lettera43.it

lunedì 21 novembre 2011

GIOVANI LIRICI - Cambiamento d'autunno




Cambiamento d’autunno

I petali dei fiori
muoiono
sapendo che in primavera
rinasceranno…
Più felici di prima
si addormentano insieme
agli alberi
ormai spogli
e al sole del tramonto.


       G.P. (2aE)
Immagine tratta da http://wallpaper-s.org/

martedì 15 novembre 2011

DISCOTHEQUE!: Maroon 5


I Maroon 5 sono un gruppo musicale pop rock/funk statunitense costituitosi a Los Angeles nel 1997. Inizialmente si chiamavano Kara's Flowers, una band composta da Adam Levine (voce e chitarra), Jesse Carmichael (chitarra) e Mickey Madden (basso); dopo un po' si unisce alla band anche Ryan Dusick (batteria) che poi nel 2006 viene rimpiazzato con Matt Flynn e James Valentine (chitarra). Firmano così un contratto con il produttore Matt Wallace. Il giugno del 2002 esce il loro primo album Songs About Jane. Passano gli anni e il 21 settembre 2010 esce il terzo album, Hands All Over, anticipato dal singolo Misery. Le altre song estratte sono Give a Little More, uscito il 17 agosto e Never Gonna Leave This Bed. Il 22 giugno 2011 viene pubblicato Moves Like Jagger, cantata insieme a Christina Aguilera, la canzone sale in vetta alle classifiche dei singoli più ascoltati in Europa e USA. Questo brano trasmette la voglia di ballare, muoversi e cantare proprio come faceva il grande Mick Jagger dei Rolling Stones. I Maroon 5 non rendono solo bella e divertente questa hit, ma insieme a Christina Aguilera la trasformano in uno spettacolo: una semplice canzone diventa qualcosa di unico e di immemorabile. Quando l'ascolti trasmette allegria e serenità e nei momenti di tristezza fa tornare la felicità. Non nego che sia una delle mie canzoni preferite, proprio perchè mi ha fatto innamorare delle loro musica. In seguito ho iniziato ad ascoltare Never Gonna Leave This Bed ballad magnifica da far emozionare sino alla commozione, soprattutto per i ricordi che ti fa tornare in mente. Ritengo i Maroon 5 un gruppo magnifico perchè sono un tipo di band capace di comporre canzoni tali da comunicare divertimento ed emozioni.  (K.A. – 3aM)

venerdì 11 novembre 2011

PENSATOIO: Miglioriamo noi!

Tutti abbiamo visto film su liceali americani, giusto? È da lì che mi sono ispirato. Infatti, mentre guardavo la televisione, mi è venuto in mente un modo per lasciare il segno in questa scuola, per quello che - si spera - sia il mio ultimo anno. Organizzare una festa o un ballo di fine anno.
L'idea può sembrare un po' strana o originale per il nostro quartiere o per la nostra città, ma è pur sempre un'idea e credo sia il caso di analizzarla.
Non mi interessa la data, il nome o l'organizzazione: spero solamente che si possa attuare, perché è un modo per conoscersi meglio, tutti: da il ragazzo di Prima a quello di Terza passando ai professori ed ai bidelli e - perché no? - arrivando al Preside.
Questo il mio desiderio maggiore: mi piacerebbe che in questa serata il supervisore non stia a vigilare perennemente ciò è possibile solo se, noi ragazzi, meriteremo fiducia comportandoci correttamente, anche perché, se il comportamento non è all'altezza, è automatico che, questo avvenimento, non si realizzerà mai.
In questo modo cerco di incitare tutti noi, in particolare la mia classe, a stare tranquilli per riuscire a divertirsi di più, e meglio, in vista di questo ipotetico evento.
Un'altra idea che, ho pensato, è quella di eleggere un rappresentante dei ragazzi per ogni classe.
Non dico che egli debba partecipare  ai consigli di classe e così via, ma il suo compito potrebbe essere quello di raccogliere le idee della classe e riportarle ai professori, a chi di dovere, in modo ordinato e serio. Così facendo si potrebbe rendere la vita all'interno della classe più gradevole per tutti.
Queste erano le mie "invenzioni" per migliorare la nostra scuola, e esorto noi ragazzi a proporre continuamente idee per avere, finalmente, una scuola NOSTRA, creata sulle nostre "invenzioni", i nostri ideali, le nostre abitudini, le nostre tradizioni e le nostre speranze: insomma…rendere la scuola, la nostra casa. (A.M. - 3aM) [fotografia Copyright © Flickr Rosa_Pedra]

giovedì 10 novembre 2011

APPUNTI DI VIAGGIO: Isole Tremiti e Gargano

Le mie vacanze le ho trascorse in Puglia con mio padre. Il mio viaggio inizia alle Isole Tremiti, dove ho fatto molte escursioni, visitando tre delle sue isole: San Domino, San Nicola e Capraia. La più grande e la più importante tra le isole è San Domino che accoglie molti turisti; invece San Nicola, essendo abbastanza popolata, è piuttosto rilevante, in quanto possiede chiese importanti nonché molto antiche. Capraia non è abitata da nessuno, ma è famosa per le  sue grotte e per i suoi bellissimi fondali.
Una volta finita questa bellissima e indimenticabile avventura alle Isole Tremiti, mio padre e io abbiamo deciso di effettuare un viaggio in moto per visitare Rodi  Garganico e Lesina. Rodi Garganico è una località molto bella perché ha un bellissimo panorama: girando per Rodi, la sera, in una spiaggia libera ho incontrato la showgirl Cristina Chiabotto che mi ha firmato un autografo. Lesina è un paesino ideale per le vacanze estive, in quanto è molto piccolo e i negozi sono aperti durante la stagione calda. Dopo aver visitato Lesina, mio padre e io siamo tornati a casa. Le avventure con mio padre di quest' estate resteranno per me un bel ricordo indimenticabile. (A. d.L., 2aB) (fotografia © CreditsRegioni-Italiane.com)

mercoledì 9 novembre 2011

SPECIALE ALLUVIONE: Li chiamano "Angeli del fango"
















E' gente comune, normale. Non sono degli extraterrestri, sono umani. Soffrono la fatica come tutti e hanno dei sentimenti, ma soprattutto hanno la forza e la voglia.
Li hanno chiamati "Angeli del fango", è buffo a pensarci ma è così eppure non hanno l'aureola. Non hanno fatto niente di speciale o forse sì: nella disgrazia della alluvione
hanno saputo non lamentarsi,non criticare soltanto, non dire "a me non tocca" ma si sono rimboccati le maniche e si sono dati da fare.
E alla Genova ferita hanno regalato la voglia di ricominciare. (G.P. - 3aM) [fotografia tratta da Genova24.it)

lunedì 7 novembre 2011

STORIE DI SPORT: Marco Simoncelli (1987-2011)

Il Super Sic...E' quel ragazzo che si imita: quell'idolo che, quando lo vedi per la prima volta, pensi: “questo è un grande!”. Quella “star” che non si monta la testa e, nonostante la sua vittoria del campionato della classe 250cc rimane una persona semplice e leale. Una delle infinite cadute del Sic e tutto finisce. Colin Edwards non può evitare Simoncelli, la moto passa sopra il collo del Romagnolo... Ciò causa un arresto cardiorespiratorio. Alla notizia del decesso un intero Paese piange la sua scomparsa. Sempre i migliori se ne vanno. Un ragazzo che non mollava mai, e non lo ha mai fatto.
Ci ha lasciato un ricordo indelebile: “lotta per quello che credi”.Tutta Coriano (RN), il paese natale di Marco Simoncelli, piange davanti a quel numero: 58.
La forza di Paolo, il papà, della mamma Rossella, Kate e la sorella Martina che provano a non piangere ci devono aiutare, dobbiamo pensare che Simoncelli ci ha lasciato facendo quello che lui adorava: correre con la sia moto. Addio campione ci mancherai! (M.A., 3a M)

giovedì 8 settembre 2011

Sta per iniziare l'avventura...
















Carissime e carissimi... dopo il successo del giornalino "Lo Scrivarolo" (quaderno ufficiale ci creatività scritta e immaginifica dell'IC Rivarolo), eccoci qua con una versione online. O meglio: il blog de "Lo Scrivarolo". La palestra dove si faranno le ossa future generazioni di giovani "blogger" in erba con tanta voglia di raccontare quanto accade nel mondo e tra i banchi. Blog, palestra e pensatoio, magari in vista di una rinnovata versione cartacea. Per il momento, buon anno scolastico a tutti e voi, ragazze e ragazzi, affilate le penne... anzi, date una pulita alla tastiera e alla rotellina del mouse... ("Ma prof... i mouse non hanno più la rotellina"... vero... sob!).