domenica 29 gennaio 2017

Il punto sull'azzardopatia

Tratto da Blog del Benessere Psicologico
L'azzardopatia è un fenomeno che si è sviluppato in seguito alla diffusione del gioco d'azzardo,vizio molto pericoloso perché l'idea di guadagnare facilmente del denaro suscita un'attrazione molto forte.
I dati statistici dimostrano che,  purtroppo, anche i giovanissimi sono vittime di questo disagio. In realtà bisognerebbe impedire che i ragazzi si avvicinino al gioco perché hanno l'illusione di poter disporre di denaro e invece cadono in una spirale che provoca dipendenza e gravi danni. Sono le immagini e i messaggi della vita quotidiana e dei mass media che portano questi giovani al gioco per riuscire ad esaudire i propri desideri materiali. Forse questi ragazzi (della mia età o poco più grandi) hanno la presunzione di riuscire a controllare il proprio comportamento. Dietro a questi gesti ci sono problemi seri che riguardano non solo i ragazzi ma anche le famiglie. La mancanza di valori e la scarsa voglia di impegnarsi possono inoltre essere fra le cause di questo fenomeno sempre più presente tra i giovani. (Gi.Br., 2aM)

domenica 8 gennaio 2017

Un diario di oltre un secolo fa...

L.Z. (3aM) ha inventato una pagina di diario scritta da un operaio nel 1890, dopo una dura giornata di lavoro. Inutile aggiungere che non mancano spunti di riflessione anche per il presente.

Londra 15/04/1890

Caro diario, anche oggi è stata una giornata di routine, faticosa e molto stressante.
Stamattina, quando mi sono svegliato, il tempo era orribile, diluviava, nelle strade c'era un traffico intenso, sui marciapiedi non c'era nessuno. Mi sono vestito e sono uscito con l'ombrello per incamminarmi verso la fabbrica di automobili a Londra.
Nei giorni di pioggia odio andare a lavorare, le strade sono piene di pozzanghere e le scarpe che indosso sono tutte bucate. Arrivo in fabbrica, saluto il mio superiore e vado in quegli sporchissimi spogliatoi. Nessuno li pulisce, l'altra volta ho visto un ragno sul mio armadietto.
Ad un certo punto mi raggiunge Thomas, il mio collega, ci vestiamo ed entriamo in fabbrica. Il mio compito è di separare le lamiere "fatte bene" da quelle "fatte male". Ho certi tempi da rispettare. Dopo 4 ore di intenso lavoro, arriva finalmente la tanto attesa pausa pranzo; non abbiamo molto tempo, circa 10 minuti per mangiare. Oggi avevo un panino con un po' di prosciutto e insalata  che ho comprato il giorno prima al mercato. Per me è un tesoro: costa tantissimo e non sempre me lo posso permettere, certe volte non ho neanche i soldi per comprare l'acqua.
Passano 10 minuti e si riparte per altre 8 ore di intenso lavoro ripetendo le stesse azioni centinaia di volte.
Finisco il turno alle 20, mi cambio, saluto tutti i miei colleghi e torno a casa. Per fortuna non pioveva, il tempo era bellissimo, non c'erano nuvole, il tramonto era stupendo.
Tornato a casa esausto, mi metto sul letto e inizio a scrivere.
Nono capisco perché noi operai dobbiamo essere sfruttati; insomma, siamo tutti uguali, forse siamo più importanti anche dei manager, perché siamo noi che ci svegliamo al mattino presto, siamo noi che andiamo in fabbrica e lavoriamo e siamo noi quelli che fanno le "macchine”. Siamo sfruttati, oggi sono stato rimproverato dal manager perché non mi ho visto una lamiera deformata, una deformazione minima, mi ha tenuto nel suo ufficio per ben 2 ore! Avrei voluto... eh... lasciamo perdere. Mi ha minacciato di licenziarmi, in quel momento me ne sarei voluto andare via, ma ho mantenuto la pazienza.
Quanto desidero vedere i miei capi lavorare con me: io fatico mentre loro stanno al caldo, fanno qualche sorriso, dicono bugie per convincerci a lavorare. Noi veniamo pagati poco e niente e loro invece sono ricchi.

Spero che un giorno non ci sarà più lo sfruttamento, perché siamo noi operai che meritiamo di essere pagati molto.
[L.Z., 3aM]

mercoledì 4 gennaio 2017

APPUNTI DI VIAGGIO - Una piccola-grande guida del Regno Unito.

Tratta da http://www.andreatartaglia.net/
Il Regno Unito è formato da due grandi isole: l'Irlanda e la Gran Bretagna. Esso è raggiungibile via aria, via mare e attraverso il Canale della Manica che collega la Francia con il Regno Unito. Eccovi le principalei mete turistiche, culturali e artistiche:
- Londra, la capitale:  i suoi monumenti più importanti sono il BigBen, St. Paul che è una cattedrale anglicana, Trafalgar Square e l'Abbazia diWestminster, fondamentale luogo di culto sempre anglicano.
- Edimburgo, capitale della Scozia,  è la seconda città del Regno Unito più visitata dopo Londra con 2 milioni di turisti. Da vedere: il Castello, il Giardino Botanico Reale, Arthur's Seat consigliata per gli escursionisti, MaryKing's Close (uno splendido tour per scoprire la storia di Edimburgo) e la Camera Obscura consigliata ai giovani.
Tra le mete turistiche riguardanti gli appassionati di musica segnaliamo:
- Liverpool. Considerata la capitale della musica pop inglese, è la città natale dei Beatles che vendettero milioni di copie dei loro dischi in tutto il mondo e cambiarono la musica rock ed il modo di vestirsi. Molto interessante anche l'Art Gallery.
- Birmingham è una città multietnica ed è la seconda capitale del rock inglese; qui sono cresciuti i Traffic ed i Duran Duran.
Il Regno Unito è una meta ambita da un'ampia tipologia turistica perché offre attrattive culturali, sportive e musicali. Esistono linee aeree low cost che permettono di visitare queste splendide città con una cifra relativamente bassa tale da renderle accessibili a tutti. Per quanto riguarda l'ospitalità sicuramente ci sono molte possibilità di alloggio che variano a seconda del genere di turista: per i giovani ci sono gli ostelli, per le famiglie ci sono i Bed and Breakfast entrambi soddisfano le esigenze e nella maggior parte dei casi sono ben serviti dai mezzi pubblici.
A completamento di questa mia guida, una serie di link utilissimi per il turista che volesse intraprendere un viaggio in UK:

Concludiamo con un video su Londra, tratto dalla trasmissione Alle falde del Kilimangiaro.

(C.D., 2aM)




Intervista a Julia, dall'Australia alle Alpi

C'è chi va in vacanza e pensa allo ScrivarolONline, inventandosi un vero e proprio scoop. Non è da tutti. Ma su queste allegre colonne, succede. Così il buon T.D. di 3aM, tra una sciata e l'altra, ha trovato il tempo per... ma facciamolo raccontare a lui...

Durante il periodo delle vacanze natalizie sono andato in Val d’Aosta con la mia famiglia. Lì ho conosciuto una ragazza australiana di 17 anni, ospite in una famiglia di miei amici, con la quale abbiamo condiviso la settimana. Ho deciso di farle un’intervista perché il suo mondo così distante dal mio mi ha incuriosito.
Ovviamente uno dei primi problemi che abbiamo dovuto affrontare è stata la lingua (lei parla inglese con un accento strano) ma con un po’ di pazienza siamo riusciti a comprenderci, e ci siamo anche divertiti.

Hi Julia (were’re you from) da dove vieni?
Melbourne, Australia. Abito sul mare e vicino al centro città!

Quanti anni hai?
Ho 17 anni, sono nata nel 1999

Come mai sei in Italia?
Sono venuta qui perché voglio imparare meglio l’italiano dato che sono all’ultimo anno di scuola e l’italiano è una delle mie materie di studio.
Sono qui con INTERCULTURA.

Già l’ultimo anno?
Il nostro sistema scolastico è diverso dal vostro. Noi andiamo alla scuola primaria per 6 anni e alla scuola secondaria per altri 6 anni. Nella secondaria puoi scegliere la materia da frequentare (almeno 6) e se sei bravo puoi andare avanti anche solo nelle singole materie (io ho superato la matematica dell’ultimo anno in seconda). In questo modo abbiamo anche diverse classi divise per materie. Inoltre ci sono tre diversi livelli di difficoltà (facile, medio, difficile) per le singole materie, se vuoi vai avanti!  Da noi la scuola inizia a febbraio e finisce a novembre.
Io frequento il Melbourne Girls Grammar School, studio canto e da grande vorrei fare la cantante.

Come si svolgono le vostre lezioni?
Ah... questo ti piacerà! Per le materie “teoriche” abbiamo le lezioni di 45 minuti e piccole pause di 15 minuti così da avere la soglia di attenzione sempre alta! Poi una pausa per il pranzo da consumare nella mensa della scuola!
Un'altra differenza che posso mostrarti riguarda lo studio delle lingue: noi non studiamo la grammatica (o se preferisci la teoria) ma semplicemente le parliamo; questo succede sia per lo studio dell’italiano, sia per la mia madrelingua che è l’inglese. Ho notato, venendo qui in Italia, che voi conoscete bene la grammatica inglese ma lo parlate mediamente male… non so dirti se questo dipende dal vostro metodo di studio.
Tu cosa pensi del mio italiano?
(devo dire che parla abbastanza bene a parte qualche verbo ed alcuni vocaboli che ancora non conosce. Divertente il suo uso degli accenti. Ad esempio anzichè "Tommaso" - con due emme ed una esse- lei pronuncia "Tomasso")

Avete delle pause scolastiche?
Si, abbiamo 3 pause:
una a marzo/aprile per 2 settimane per Pasqua, una di 3 settimane a luglio per le vacanze invernali e
un’altra di 2 settimane a settembre.
  
Feste invernali a luglio? Che strano per noi! Com’è Natale al caldo?
Anche noi, come voi, facciamo l’albero ma di solito è vero e decorato con luci e palline, ovviamente non mettiamo la neve finta sopra.
Durante il giorno di solito pranziamo con la famiglia, cuciniamo il tacchino arrosto con verdure e per dolce anziché il panettone prepariamo il pudding. Per tradizione facciamo anche un altro dolce ripieno di bacche e di pane. Come fine pasto mangiamo il gelato perché c’è molto caldo. Dopo pranzo facciamo una partita a cricket tutti assieme all’aria aperta.
Però per noi non è una festa religiosa, da noi in molti sono atei.

Quale materia scolastica preferisci?
Preferisco musica, comunicazione visuale e disegno

Quali sono gli sport tipici australiani?
Il cricket, l’AFL, una specie di  rugby, sport molto famoso in Australia. I nostri colori sono il verde ed il giallo.

Tu pratichi sport?
Faccio canottaggio, mi sveglio alle 5 del mattino per allenarmi e poi vado a scuola dalle 8:30 alle 15:30.  Dopo la scuola ho di nuovo un allenamento di 2 ore. Questo ogni lunedì, martedì, giovedì e venerdì mentre al sabato mi alleno tutto il giorno. Pratico canottaggio d’estate, durante l’inverno pratico atletica nello specifico lancio del giavellotto del peso e del disco

Cosa ti piace di più dell’Italia?
Il cibo che è fantastico e le persone perché sono diversi dagli australiani: più simpatici, da noi le persone sono un po’ più “aggressive” nel modo di parlare.

Il nostro cibo è diverso dal vostro?
Più o meno, è il modo di cucinare che è un po’ diverso.
A parte la pasta, che da noi non si usa, la colazione è diversissima. Io di solito mangio pane tostato e vegetamine, qui con latte e biscotti fantastici o con pane (diverso dal nostro) e Nutella!

"Vegetamine"? E che cos'è?
Sì, aspetta che te lo faccio assaggiare! (detto questo prende un barattolo dal frigo e spalma una crema scura e densa su un pezzo di pane e me lo porge. Io annuso e metto in bocca; è salato e assomiglia al gusto che ha il nostro dado da brodo con aggiunta di vitamine, veramente!)

Ma davvero fate colazione con questo?
Certo e tutti gli australiani ne sono ghiotti, è fatto con estratto di “lievito” (per tradurre/capire la parola lievito abbiamo impiegato 10 minuti!)

Cosa ti manca dell’Australia?
Mi manca il mio cane Peaches, i miei amici, il sole, l’estate, il mare…  ma ho apprezzato la bellezza delle montagne

Hai mai visto i canguri?
Certo, da noi è normale, è un animale diffusissimo e ne abbiamo di diverse specie e dimensioni. Ci sono fattorie che allevano i canguri per poi venderne la carne, come fate voi con i bovini. Mangiamo anche i coccodrilli che hanno un sapore particolare, tra pollo e pesce.

Quali altri animali “particolari” avete?
Il diavolo della Tasmania, che sta per estinguersi a causa di una malattia che lo uccide.
Abbiamo ragni grandissimi, più della mano di un uomo, ma non sono velenosi. Tre sono le specie pericolose e sono di piccole dimensioni: uno rosso uno bianco e uno nero. Quello rosso è mortale.
Ci sono anche serpenti: il tiger è molto comune nella terra dove vado in campeggio.
Gli squali ci sono ma non sono così pericolosi come si crede, almeno a Melbourne, anche se una nostra campionessa di surf è stata attaccata da uno squalo che le ha staccato un braccio. Lei con molta determinazione è riuscita a continuare a praticare quello sport anche dopo l’incidente vincendo molte competizione (Campionessa australiana della categoria).

Mentre termino l’intervista, il suo cellulare continua a squillare per cui le chiedo il motivo, lei sorride e mi dice che sono i suoi amici che le mandano gli auguri perché a Melbourne è mezzanotte (qui sono le 14 del 31) per cui è “scoccato” il capodanno. Mi fa vedere i filmati dei fuochi d’artificio sul mare ed un gruppo di ragazzi in maniche corte che dalla spiaggia le gridano “Happy New Year, Julia”


La ringrazio per il tempo dedicato e lei ricambia con un invito a Melbourne… magari!!!!

(T.D., 3aM)


martedì 3 gennaio 2017

SPECIALE CYBERBULLISMO - Distinguere il bene dal male

Bullismo e cyberbullismo sono diventati problemi molto attuali, purtroppo.Troppo spesso la cronaca riporta episodi di violenza fra ragazzi: bulli e vittime sono spesso compagni di classe, persone che dovrebbero avere rapporti esclusivamente basati sull'amicizia e sul rispetto reciproco. Si tratta di fenomeni spesso sottovalutati che andrebbero combattuti con l'intervento tanto della famiglia, quanto della scuola. Il rispetto e la solidarietà possono e devono essere insegnati ai ragazzi soprattutto attraverso il dialogo e il buon esempio. Solo così l'indifferenza, che troppo spesso circonda questi avvenimenti, può essere sostituita dalla capacità di distinguere il bene dal male. (Gi. Bo., 2aM)