domenica 12 dicembre 2021

RACCONTAMI - Verdura contro cibi spazzatura. Una favola contemporanea

Un giorno un ragazzo di nome Matteo era tutto solo nella mensa della sua scuola e gli altri studenti erano in giardino, quando accadde qualcosa di strano.

Ad un certo punto vide il carrello del cibo muoversi da solo. Ecco spuntare un gruppo di verdure furiose! Matteo chiese loro perché fossero così arrabbiate e risposero che nessuno voleva mangiarle e che gli adolescenti preferivano invece quegli antipatici dei cibi spazzatura. 

Allora a Matteo venne un'idea: organizzare una gara tra verdure e cibi spazzatura. Fecero molto sfide, ma alla fine vinsero le verdure. 

Agli adolescenti, però, non importava nulla di tutto ciò, infatti continuarono ad odiare le verdure e a mangiare i cibi spazzatura. (farfalla010)

Fonte immagine: Pixabay


mercoledì 8 dicembre 2021

"Scuola" non è solo una parola

Licenza Creative Commons Pixabay


La parola "scuola" per ognuno di noi può avere definizioni diverse, nel mio caso questo vocabolo ha qualcosa di "grande".

La scuola dura circa undici anni perché si ha l'obbligo fino ai sedici anni; frequentare la scuola è sia un diritto sia un dovere per tutti perché andare a scuola, ma è anche un'occasione per imparare a vivere bene con gli altri; ognuno di noi ha bisogno di imparare e conoscere tutto ciò che ci circonda.

Personalmente la scuola mi piace parecchi: ogni giorno cerco di impegnarmi al massimo e raggiungere i miei obiettivi, sperando sempre che tutto vada per il meglio. Cerco di farmi interrogare spesso e quasi sempre,qualche minuto prima dell'interrogazione, mi viene l'ansia e l'agitazione per paura di dimenticare l'argomento studiato,quindi provo ad esporre quello che mi ricordo e torno a casa quasi sempre soddisfatta del voto conseguito; se, però, il voto è negativo, ci rimango spesso molto male.

La scuola ha un valore molto prezioso e dobbiamo sfruttarlo al massimo impegnandoci e portando rispetto sia ai docenti sia ai compagni. (Girl)


martedì 7 dicembre 2021

Migranti tra Polonia e Bielorussia

Foto di Kancelaria Premiera su Flickr (Creative Commons)


La situazione è drammatica, non oso neanche immaginare come mi comporterei in questo contesto. L’idea di abbandonare la mia casa, i miei amici, parenti e la città in cui vivo, mi farebbe molta paura. Trovo ingiusto che la polizia abbia portato alcuni di loro in prigione senza alcun motivo, privandoli di tutto. Mi sembra scorretto che non li facciano passare oltre il confine perché i migranti sono esseri umani che soffrono e non palline da tennis da rilanciare tra un confine e l’altro. Intraprendere un viaggio con la speranza di cambiare la propria vita in meglio e ritrovarsi intrappolati al freddo, senza cibo è un incubo. Sarebbe come prenotare un viaggio, arrivare ad una meta diversa da quella di destinazione e rimanere bloccati ad un passo dal traguardo. Non augurerei a nessuno queste condizioni perché le trovo assurde. (Tartaruga09)

domenica 7 marzo 2021

PENSATOIO - Nessun uomo è un'isola


Il nostro alunno parte da un'importante citazione di John Donne e sviluppa un ragionamento tutto suo...
 
Nessun uomo è un’isola perché ognuno è parte dell’umanità, della società e in particolare della famiglia e degli amici. Possiamo immaginarci un insieme in cui le persone interagiscono tra di loro in modo da esporre le proprie idee e condividerle. Anche la scala sociale è importante: tante persone con diverse qualità si organizzano per raggiungere obbiettivi sia comuni sia personali, la società non è solo questo ma è anche la capacità di stabilire relazioni reciproche. Abbiamo notato che in tutti i casi l’uomo si mette in contatto con gli altri individui. La presenza di una persona sembra non far la differenza ma è tutto il contrario: i suoi pensieri, i suoi progetti, i suoi sogni, le sue azioni si ripercuotono in tutto l’ambiente circostante e ciò dimostra che ognuno è parte di un insieme, tutti possiamo fare la differenza in questo enorme gruppo chiamato umanità. (Criver Davis)
 
Fotografia di Céline Martin tratta da Pixabay 

sabato 20 febbraio 2021

SHOAH. RIFLESSIONI IN CLASSE (seconda parte)

 

Foto di Federico Zanone (Flickr - Licenza Cretive Commons)

Continuiamo la nostra riflessione con altri contributi dei nostri ragazzi.

ASSURDO - Queste povere persone sono state trattate in maniera orribile e tutto ciò non bisognerà mai dimenticarlo. Una domanda che bisogna porsi è come si sentissero gli Ebrei in quel periodo in cui erano costretti a scappare oppure quando si trovavano dentro i campi di concentramento e vedevano morire tutte le altre persone una a una.

Questo sterminio non ha avuto un motivo logico, anzi si è trattato solo di razzismo contro un altro popolo perché si pensava fosse inferiore. (Luna)

 

DIVERSI - Queste persone che non avevano niente di diverso sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni, i propri cari per un futuro incerto, con la paura di non ritornare più.

Quello che queste vittime hanno subito è stato qualcosa di atroce e di disumano e noi dobbiamo ricordarci di tutto ciò per fare sì che questo rimanga passato e non diventi presente. Per questo bisogna parlare e non stare zitti come hanno fatto nel passato: dobbiamo conoscere la Storia e soprattutto riflettere su temi come questi.

Il problema dell'uomo è la sua mancanza di sensibilità di fronte a tali temi. L'Olocausto ha puntato il dito verso tutto ciò che è diverso, la paura del diverso ha portato alla morte milioni di persone. (Daisy)

 

UNA FREDDA CRUDELTÀ - Auschwitz esprime e simboleggia ogni orrore e follia del totalitarismo razzista, riassume la più disumana azione che l’uomo abbia mai concepito. La liberazione del campo di sterminio di Auschwitz ha rivelato al mondo intero una realtà agghiacciante costituita da torture, prigionia,soprusi e morte. Ognuno di noi deve “affacciarsi” a quei cancelli e riconoscere il male che vi è stato. Un genocidio senza precedenti, incomprensibile che prevedeva l’estinzione del popolo ebraico mediante la cosiddetta “ soluzione finale. L’assurdità consiste nel fatto che questo sterminio non si individua in cause espansionistiche, religiose o essenzialmente politiche: i nazisti volevano eliminare gli ebrei perché non degni di vivere! Un’atroce e sistematica macchinazione perfettamente studiata con freddezza e determinazione che prevedeva e progettava forme di eliminazione di inaudita violenza:  la più grande negazione dei Diritti Umani mai avvenuta nella storia. (Bond007)

 

DILEMMA - Non so cosa sia peggiore di questo fatto: se l’uccisione di così tante persone solo perché appartenenti ad un'etnia, oppure la precisione, l’efficienza e purtroppo l’attenzione degli ideatori di questo piano. Inoltre è particolarmente scioccante come moltissimi cittadini tedeschi non si opposero a tale scempio. Un altro elemento molto triste è come tutti gli uomini all’interno dei campi di concentramento perdessero il loro essere umano, diventavano “numeri”, non avevano più un nome ma solo un reato. Trovo strano che al giorno d’oggi continuino ad esserci episodi di antisemitismo: è fondamentale, pertanto, ricordare di più, insegnare e capire, per evitare che la società permetta nuovamente episodi simili.

 

SENZA CUORE - Io penso che Hitler fosse una persona senza cuore: tutto quello che ha provocato è stata un'esperienza molto triste e che si ricorderà per sempre.  Credo che la cosa più tragica fu la distruzione di un intero popolo. Se io fossi stata ebrea, i miei diritti sarebbero pari a zero.

 

IL PRESENTE - È orribile pensare come dei ragazzi innocenti della mia età siano stati portati in campi di sterminio per essere sfruttati e uccisi. Purtroppo, oggi, molti ragazzi ignorano gli avvenimenti dell’Olocausto e ci fanno battute sopra per essere “fighi” con gli amici. Ho sentito fin troppe volte l’ennesima barzelletta sulle “docce” e penso che sia molto offensiva. Le persone che ridono quando qualcuno scherza sulla Shoah, non sono consapevoli di partecipare a un atto di razzismo, perché pensano solo che sia un atto innocuo, ma eventualmente feriranno qualcuno, passeranno dalla parte del cattivo e si sentiranno in colpa. La Shoah è un evento che ha fatto capire una volta per tutte che il razzismo può diventare veramente un’arma davvero pericolosa e che può uccidere, ecco perché nella Costituzione Italiana l’Articolo 3 ordina che tutti sono uguali alla legge, senza distinzione di etnia e religione. (Bruno Bucciarati)

 

LA LIBERTÀ - Nessuno merita di essere privato della propria libertà e non ce ne rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad essere uomini e donne liberi . "Si capisce quanto sia importante la libertà solo quando veniamo privati di essa ": trovo questa frase molto giusta poiché ognuno di noi capisce quanto sia importante essere liberi e soprattutto quanto sia bello poter fare quello che vogliamo (ovviamente rispettando sempre la legge). (Pianoforte)

 

TANTE DOMANDE, MA LA RISPOSTA? - Come è nato l'odio? Dove e perché? Questa è la domanda che mi sono posta tante volte e con la quale vorrei cominciare questa riflessione. Perché altrimenti non saprei come cominciare. Quello che è accaduto non ha un senso. L'Olocausto non ha senso. E ancor meno le persone che oggi negano che sia accaduto.

Ho cercato sul mio libro di storia. Ho cercato una risposta. Non ho trovato la risposta. Anche alla luce di questo inquadramento storico, tutto ciò che è accaduto non ha senso, non ha alcun fondamento, né morale (va oltre ogni pensiero umano) né scientifico, se proprio si volesse cercarne uno. Al di là delle differenti caratteristiche fisiche, esiste un’unica razza umana, siamo tutti uguali. Il razzismo non ha alcuna ragione di esistere. Non ha alcun senso. Come dice Liliana Segre, il razzismo e l'antisemitismo in particolare, ci sono sempre stati e ci sono ancora oggi. Esiste da sempre questo odio profondo che aspetta solo il momento storico giusto per esplodere.

Non dimenticare. È questo il punto. Non dimenticare ciò che è accaduto. “Non si può cancellare ciò che è successo, ma si può impedire che accada di nuovo” (Primo Levi). E ancora: “Chi non conosce la storia è destinato a ripetere gli errori del passato” (Santayana).  Forse, chi crede ancora che esista una razza superiore, chi difende qualsiasi forma di razzismo, o, addirittura, nega l’Olocausto, non conosce la storia. (Mimì)

sabato 13 febbraio 2021

SHOAH. RIFLESSIONI IN CLASSE (prima parte)

 

Foto tratta da Pixabay (Link)

In occasione della Giornata della Memoria, gli studenti dell'I.C. Rivarolo di Genova ci raccontano come - oggi - la necessità di non dimenticare sia più forte che mai.

L'ORRORE - Penso che la Shoah sia stata una delle cose più terribili che l'uomo abbia mai potuto fare ai suoi simili.

NON SI PUÓ IMMAGINARE - Ritengo che nessuno abbia io diritto di andare quasi a sterminare una popolazione per la loro etnia, le violenze create dal Nazismo sono cose davvero crudeli e sono opere dell’egocentrismo dell’uomo tutto questo è successo perché Hitler si credeva superiore a tutti gli ebrei e si è permesso di giudicare e decidere quale etnia fosse migliore e quale no. Durante la Shoah non sono morti solo ebrei ma finivano nei campi di concentramento anche omosessuali, zingari e obiettori politici solo perché al potere era salito un malato mente che voleva governare una popolazione, secondo lui, perfetta. Io non posso neanche immaginare come vivessero ma leggendo varie testimonianze mi vengono i brividi. (Stellina)

NO ALL'INDIFFERENZA - 27 gennaio 1945. Un giorno da non dimenticare per non ripeterlo, un giorno che liberò molte vite, un giorno che pose fine al più grande massacro della storia umana, la Shoah. Uno dei più famigerati campi di sterminio fu quello di Auschwitz. Qui Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute alla Shoah, dovette soffrire dal 1944 al 1945": Ho scelto la vita" ci ha detto. Ancora oggi molti si chiedono perché viene chiamata Giornata della Memoria: ma come? Questo è un giorno in cui bisogna ricordare l'orrore avvenuto in quegli anni, perché senza la memoria altre vittime innocenti potrebbero morire.  Muoiono nella nostra indifferenza. Ecco, l'indifferenza, questa è la malattia che dobbiamo combattere per evitare che gli orrori dell'Olocausto non avvengano più. (Pinguino)

NO ALLA DISCRIMINAZIONE - La Giornata della Memoria è importante poiché dimenticare significa essere disposti a compiere di nuovo le disgrazie passate, chiunque dimentichi tradisce tutti gli uomini pronti ad impedire l'evenienza di una ripetizione delle stragi avvenute in quegli anni, non bisogna permettere l'ignoranza di un pilastro dei diritti umani, perché significa ignorare le vite di tutti gli uomini morti.

La discriminazione, l'odio e l'uccidere un altro uomo solo per divergenze di ideali è scorretto. Se si vuole dimostrare di vivere in una società civilizzata non ci si deve fermare ai pregiudizi o agli stereotipi creati da chi dimentica anche solo per pigrizia, farlo sarebbe disonorevole e disdicevole. C'è una frase che mi ha colpito particolarmente e che è ricollegabile a tale contesto: "Ognuno è il mostro di qualcun'altro" (l'ho letta in Sei di corvi di Leigh Bardugo). Proviamo a rifletterci, per non ripetere più errori. (Nihal)

L'UOMO NON CAMBIA? - La Shoah ha causato la morte di oltre sei milioni di esseri umani, solo perché alcuni individui pensavano che la sofferenza altrui avrebbe potuto migliorare il mondo e renderlo un posto più bello. Purtroppo, però, codesto avvenimento ha causato solo perdite e infelicità, nel momento in cui queste persone venivano massacrate nei campi di sterminio dove le loro condizioni erano pessime. Il solo pensiero, però, di ottenere un qualcosa di utile, privando qualcuno della propria libertà non può essere considerato un ragionamento ma solo un crimine. Peccato che questo fatto sia realmente accaduto seminando terrore e panico nella vita di questi soggetti. Tutto ciò è stato una perdita di tempo, perché se al posto di perseguitarci ci fossimo aiutati e avessimo collaborato avremmo potuto evitare tutto questo disastro. Ma questo è stato impossibile perché l'uomo vuole essere e avere sempre di più, finché poi non rovina tutto. (GTP01)

TUTTI I GIORNI - Ogni giorno gli ebrei venivano torturati e vedevano morire persone che potevano essere anche loro familiari. Fu lo sterminio più duro e crudele che la Storia si trovò ad affrontare. (ninna009)