mercoledì 5 settembre 2018

SPECIALE PONTE MORANDI - 14 agosto 2018. Una data che non scorderemo.


Quella del 14 agosto 2018 sarà una data che tutti ricorderemo per sempre con tristezza e rabbia.
Ciò che è accaduto ha lasciato delle ferite che si rimargineranno difficilmente e a fatica.
Erano le ore 12 circa, quando a Genova è crollato il ponte Morandi, il viadotto sul torrente Polcevera che serve l’autostrada A10. Il viadotto è alto quasi 50 metri e cedendo ha portato con sé decine di automobili e mezzi che lo percorrevano. Le vittime accertate di questa tragedia sono 43, e, purtroppo, ci sono anche dei bambini.
Tantissime auto sono rimaste schiacciate e incastrate dai detriti del ponte crollato e alcuni mezzi pesanti come camion sono finiti nel torrente.
Le immagini che abbiamo visto tutti sono apocalittiche e non le potremo mai dimenticare. Genova è sotto shock.
Rientrando dopo le vacanze estive, ho avuto la sensazione di una città a lutto  e vedere il ponte tranciato in due, le macerie, la presenza di vigili ovunque e la disperazione della gente, mi ha fatto pensare ai postumi di un terremoto.
Questa è una tragedia mondiale, ne hanno parlato in tutto il mondo e fortunatamente c’è stata tantissima solidarietà e aiuti da parte di volontari anche di altre regioni.
Ho pensato che se fosse successo in un altro periodo dell’anno e non sotto un nubifragio, sarebbe stato molto peggio perché ci sarebbero state molte più persone in movimento, quindi molte più vittime.
Questa tragedia ha toccato veramente tutti perché chiunque di noi poteva trovarsi su quel ponte o sotto. Questo pensiero fa rabbia ai genovesi. Mio papà, per esempio, lo attraversava tutti i giorni per lavoro e anche quella settimana ci era passato qualche giorno prima alla stessa ora.
Sembra impossibile che nel 2018 possano succedere tragedie del genere, spero che vengano accertate le responsabilità.
Adesso la città deve essere unita e ognuno dovrebbe contribuire (come può) ad essere solidale.
Sono sicura che Genova ce la farà e tornerà ad essere la bellissima città che viene chiamata “Signora del mare”.
Marshmallow