Penso che i ragazzi che compiono atti di bullismo, non si rendano conto che
provocano gravi danni sociali. Per alcuni forse può anche sembrare uno scherzo,
ma non lo è. Si devono rendere conto che le persone, apparentemente deboli,
magari sono forti in altro, solo che a prima vista, possono essere
sottovalutate. Ritengo molto importante la denuncia di chi è vittima di
bullismo o cyberbullismo, perché la prima cosa da fare è capire che i bulli mostrano
questo atteggiamento solo per nascondere qualche loro debolezza. A questo posso
aggiungere che sarebbero utili (indispensabili, se si vuole eliminare il
problema) più controlli. (I.R., 2aM)
martedì 29 novembre 2016
lunedì 28 novembre 2016
SPECIALE CYBERBULLISMO - Insegnare il rispetto
Fotografia tratta da Wired |
Oggi il quotidiano "Repubblica" ha pubblicato i dati relativi agli episodi di bullismo e cyberbullismo in Italia. La situazione è veramente desolante. Abbiamo chiesto ai nostri ragazzi che ne pensano. Ecco una riflessione di C.D. (2aM)
Purtroppo il bullismo o
il cyberbullismo si sviluppa tra ragazzi o ragazze poco sorvegliati dai
genitori quindi, sicuramente, serve più attenzione da parte della famiglia,
oltre alla collaborazione e alla comunicazione con gli insegnanti. In questo
modo si interviene in tempo per aiutare i ragazzi in difficoltà .
Si deve insegnare loro ad
avere maggiore rispetto degli altri ma anche di se stessi perché, al giorno
d'oggi, si utilizzano i social network in modo sbagliato, pubblicando spesso
video o foto volgari. In ogni scuola si dovrebbero tenere dei corsi per
insegnare ai ragazzi l'uso corretto dei social, al fine di rendere i giovani
più responsabili. (C.D., 2aM)
domenica 27 novembre 2016
No alla violenza sulle donne. E non solo il 25 novembre.
"Lo ScrivarolONLine" riparte e inaugura il nuovo anno scolastico con uno scritto forte. Una ragazza di 3aM scrive la sua su un argomento che merita sensibilità.
Il 25 Novembre è stata la
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. È stata stabilita nel
1981 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La giornata di ieri aveva lo
scopo di farci veramente riflettere, oltre a rendere più consapevole il mondo circa
la violenza di qualsiasi tipo. Da quelle fisiche a quelle psichiche, provocate
su una moglie, su una figlia o su qualsiasi altra DONNA.
Non dovremmo, in realtà,
toccare nessuna donna tutti i 365 giorni dell'anno. MAI. Anche se purtroppo continuano
a giungerci terribili notizie di uomini che maltrattano o, addirittura,
uccidono donne.
Cosa si intende per
violenza?
La violenza maschile
sulle donne è una tendenza all'uso di forza. Si può ferire una donna con
qualsiasi oggetto o, semplicemente, con un vocabolo inappropriato, non sapendo
che anch'ella ha sentimenti, emozioni, stati d'animo e sbalzi d'umore. Secondo
me, coloro che compiono questi atti non hanno ancora capito che grazie alla
NOSTRA esistenza, loro esistono. Eppure ci feriscono.
"La violenza contro
le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non
conosce confini né Geografia, cultura e ricchezza. Fin tanto che continuerà,
non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso
l'uguaglianza, lo sviluppo e la Pace" (Kofi Annan). Queste semplici frasi
mi hanno fatto riflettere tanto... È vero, abbiamo escogitato molte tecnologie,
ma non sappiamo ancora il vero significato della parola PACE, per scongiurare sia
la violenza contro la donna, sia qualsiasi atteggiamento razzistico.
Le guerre continuano, ma
non se ne sente parlare.
NO ALLA VIOLENZA SULLE
DONNE, PIÙ RISPETTO. (Y.M., 3a M)
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