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Foto di Federico Zanone (Flickr - Licenza Cretive Commons)
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Continuiamo la nostra riflessione con altri contributi dei nostri ragazzi.
ASSURDO - Queste povere persone sono state trattate in maniera orribile e
tutto ciò non bisognerà mai dimenticarlo. Una domanda che bisogna porsi è come
si sentissero gli Ebrei in quel periodo in cui erano costretti a scappare
oppure quando si trovavano dentro i campi di concentramento e vedevano morire
tutte le altre persone una a una.
Questo sterminio non ha avuto un motivo logico, anzi si è trattato solo di
razzismo contro un altro popolo perché si pensava fosse inferiore. (Luna)
DIVERSI - Queste persone che non avevano niente di diverso sono state costrette
ad abbandonare le proprie abitazioni, i propri cari per un futuro incerto, con
la paura di non ritornare più.
Quello che queste vittime hanno subito è stato qualcosa di atroce e di
disumano e noi dobbiamo ricordarci di tutto ciò per fare sì che questo rimanga
passato e non diventi presente. Per questo bisogna parlare e non stare zitti
come hanno fatto nel passato: dobbiamo conoscere la Storia e soprattutto
riflettere su temi come questi.
Il problema dell'uomo è la sua mancanza di sensibilità di fronte a tali
temi. L'Olocausto ha puntato il dito verso tutto ciò che è diverso, la paura
del diverso ha portato alla morte milioni di persone. (Daisy)
UNA FREDDA CRUDELTÀ - Auschwitz esprime e simboleggia ogni orrore e
follia del totalitarismo razzista, riassume la più disumana azione che l’uomo
abbia mai concepito. La liberazione del campo di sterminio di Auschwitz ha
rivelato al mondo intero una realtà agghiacciante costituita da torture,
prigionia,soprusi e morte. Ognuno di noi deve “affacciarsi” a quei cancelli e
riconoscere il male che vi è stato. Un genocidio senza precedenti,
incomprensibile che prevedeva l’estinzione del popolo ebraico mediante la
cosiddetta “ soluzione finale. L’assurdità consiste nel fatto che questo
sterminio non si individua in cause espansionistiche, religiose o
essenzialmente politiche: i nazisti volevano eliminare gli ebrei perché non
degni di vivere! Un’atroce e sistematica macchinazione perfettamente studiata
con freddezza e determinazione che prevedeva e progettava forme di eliminazione
di inaudita violenza: la più grande
negazione dei Diritti Umani mai avvenuta nella storia. (Bond007)
DILEMMA - Non so cosa sia peggiore di questo fatto: se l’uccisione di così
tante persone solo perché appartenenti ad un'etnia, oppure la precisione,
l’efficienza e purtroppo l’attenzione degli ideatori di questo piano. Inoltre è
particolarmente scioccante come moltissimi cittadini tedeschi non si opposero a
tale scempio. Un altro elemento molto triste è come tutti gli uomini all’interno
dei campi di concentramento perdessero il loro essere umano, diventavano
“numeri”, non avevano più un nome ma solo un reato. Trovo strano che al giorno
d’oggi continuino ad esserci episodi di antisemitismo: è fondamentale,
pertanto, ricordare di più, insegnare e capire, per evitare che la società
permetta nuovamente episodi simili.
SENZA CUORE - Io penso che Hitler fosse una persona senza cuore: tutto
quello che ha provocato è stata un'esperienza molto triste e che si ricorderà
per sempre. Credo che la cosa più
tragica fu la distruzione di un intero popolo. Se io fossi stata ebrea, i miei
diritti sarebbero pari a zero.
IL
PRESENTE - È orribile pensare come dei ragazzi innocenti della mia età siano
stati portati in campi di sterminio per essere sfruttati e uccisi. Purtroppo,
oggi, molti ragazzi ignorano gli avvenimenti dell’Olocausto e ci fanno battute
sopra per essere “fighi” con gli amici. Ho sentito fin troppe volte l’ennesima
barzelletta sulle “docce” e penso che sia molto offensiva. Le persone che
ridono quando qualcuno scherza sulla Shoah, non sono consapevoli di partecipare
a un atto di razzismo, perché pensano solo che sia un atto innocuo, ma
eventualmente feriranno qualcuno, passeranno dalla parte del cattivo e si
sentiranno in colpa. La Shoah è un evento che ha fatto capire una volta per
tutte che il razzismo può diventare veramente un’arma davvero pericolosa e che
può uccidere, ecco perché nella Costituzione Italiana l’Articolo 3 ordina che
tutti sono uguali alla legge, senza distinzione di etnia e religione. (Bruno
Bucciarati)
LA
LIBERTÀ - Nessuno merita di essere privato della propria libertà e non ce ne
rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad essere uomini e donne liberi .
"Si capisce quanto sia importante la libertà solo quando veniamo privati
di essa ": trovo questa frase molto giusta poiché ognuno di noi capisce
quanto sia importante essere liberi e soprattutto quanto sia bello poter fare
quello che vogliamo (ovviamente rispettando sempre la legge). (Pianoforte)
TANTE
DOMANDE, MA LA RISPOSTA? - Come è nato l'odio? Dove e perché? Questa è la
domanda che mi sono posta tante volte e con la quale vorrei cominciare questa
riflessione. Perché altrimenti non saprei come cominciare. Quello che è
accaduto non ha un senso. L'Olocausto non ha senso. E ancor meno le persone che
oggi negano che sia accaduto.
Ho
cercato sul mio libro di storia. Ho cercato una risposta. Non ho trovato la
risposta. Anche alla luce di questo inquadramento storico, tutto ciò che è
accaduto non ha senso, non ha alcun fondamento, né morale (va oltre ogni
pensiero umano) né scientifico, se proprio si volesse cercarne uno. Al di là
delle differenti caratteristiche fisiche, esiste un’unica razza umana, siamo
tutti uguali. Il razzismo non ha alcuna ragione di esistere. Non ha alcun
senso. Come dice Liliana Segre, il razzismo e l'antisemitismo in particolare,
ci sono sempre stati e ci sono ancora oggi. Esiste da sempre questo odio
profondo che aspetta solo il momento storico giusto per esplodere.
Non
dimenticare. È questo il punto. Non dimenticare ciò che è accaduto. “Non si può
cancellare ciò che è successo, ma si può impedire che accada di nuovo” (Primo
Levi). E ancora: “Chi non conosce la storia è destinato a ripetere gli errori
del passato” (Santayana). Forse, chi crede
ancora che esista una razza superiore, chi difende qualsiasi forma di razzismo,
o, addirittura, nega l’Olocausto, non conosce la storia. (Mimì)