domenica 25 novembre 2018

SPECIALE - GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. La parola ai ragazzi



Anche Genova si è mossa con l'hashtag #nessunascusa, simbolo della campagna social della Regione Liguria a cui hanno aderito molte persone ed enti (tra i quali anche l'Istituto Comprensivo Rivarolo), durante la settimana che ha portato al 25 novembre 2018. Ma i ragazzi della nostra scuola, che ne pensano di tutto ciò? Ecco alcuni loro pensieri in libertà. Buona lettura. 



Per me la violenza sulle donne è un atto incivile, insensato e barbaro, ma la domanda è: perchè l'uomo violenta, picchia, UCCIDE le donne senza un motivo valido? L'idea che l'uomo si ritenga superiore ad esse è da ABOLIRE!

Per questo bisogna CAMBIARE.  #nonènormalechesianormale (Students Who)


Queste parole le rivolgo a tutte coloro che hanno subito violenze nel corso della loro vita: quello che è passato è passato; questo è il presente a va vissuto il meglio possibile. Se avete bisogno di consigli, parlatene con le persone che sono sempre al vostro fianco, non abbiate paura di nessuno e,se state vivendo un brutto momento, combattetelo e non arrendetevi mai! Queste sono le parole che vi dico! (Bftsaps)


Purtroppo rifletto sul fatto che, ancora oggi, la violenza contro le donne sia un fenomeno diffuso anziché in via d'estinzione.
Al riguardo, vorrei esprimere il mio pensiero con queste brevi frasi:
Ricoprila di baci, non di lividi.
Il vero uomo abbraccia . . . non percuote.
Se la ami davvero dimostraglielo con il cuore, non con le mani. (Cucciolo 06)


Quello che una giornata come questa deve far capire a tutti noi è che per tutto l'anno bisogna credere nel no alla violenza. Potremmo dire che vale questa formula: 
25(novembre) x 365(gg) = 1 (mondo migliore)
(Bomber)


La violenza sulle donne è ormai diventata una routine, tutti i giorni, leggendo i giornali o guardando il TG sentiamo storie di donne maltrattate, picchiate e che molte volte subiscono violenza fino ad essere uccise, nel maggior parte dei casi in maniera brutale.
Il fatto più grave, secondo me, è che nella maggior parte dei casi, gli assassini sono persone che queste donne amano/hanno amato, e ciò mi fa riflettere…  Perché uccidere per amore? Semplice, la gelosia. La  gran parte dei femminicidi, provocati da fidanzati/mariti, è proprio per colpa della gelosia.
Molte volte, però, le donne che subiscono violenza non riescono a trovare la forza di denunciare per paura, quella paura che non dovrebbe nemmeno esistere.
Dovremo tutti quanti imparare ad essere sensibili alla violenza e combatterla.
Domenica 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e ci saranno manifestazioni in tutto il  mondo.
Spesso ho sentito dire che la donna non si tocca nemmeno con un fiore, ma evidentemente queste ignobili persone non hanno la sensibilità di capire una frase così.
Le persone che fanno del male ad una donna dovrebbero ricevere più dei soliti anni di carcere, perché la vita di una donna non torna indietro.
STOP ALLA VIOLENZA!  (Marshmellow)


Questo è un giorno importante perché ricorda a ognuno di noi che le donne devono essere rispettate e amate come loro stesse fanno con tutti.
Penso che non bisognerebbe neanche ricordare un giorno come questo perché dovrebbe essere una cosa scontata rispettare la donna ogni giorno dell'anno. (Luna)


sabato 24 novembre 2018

AMBIENTE - Un mare di plastica.

Archivio NOAA Marine Debris Program (foto CC tratta da Flickr)

Eccovi i link ai tre articoli scritti da Marshmellow.




AMBIENTE - Un mare di plastica (terza parte)

Archivio NOAA Marine Debris Program (foto CC tratta da Flickr)

Il problema è molto più grave di ciò che si possa pensare; infatti anche le acque più cristalline del pianeta, sono in realtà inquinate e infestate da miliardi di minuscoli frammenti di plastica quasi invisibili.
L’uomo dovrebbe capire che questo problema, tra pochi anni, sarà una vera e propria tragedia, quindi intervenire vietando quasi completamente la produzione e la vendita della plastica a favore di materiali completamente riciclabili. Mio padre mi ha raccontato che quando era bambino lui, il latte e l’acqua si compravano in bottiglie di vetro che poi, una volta svuotate, si rendevano per essere poi riutilizzate. A me sembra che quella fosse una soluzione molto più intelligente che produrre bottiglie in plastica monouso destinate poi all’immondizia. In questo senso invece di migliorare abbiamo peggiorato.
Per guarire un simile male che affligge i nostri oceani (quindi la nostra stessa vita), l’impegno deve essere immediato e da parte di tutti.
Gli Stati dovrebbero vietare l’uso della plastica, quando se ne può fare a meno; vietare i prodotti  monouso, ma non solo: dare pesanti multe a chi continua a produrla e usarla solo per risparmiare.
L’impegno deve essere da parte di tutti a partire da ogni singola persona che dovrebbe  capire che anche il più minuscolo oggetto in plastica, una volta gettato in terra o in mare e quindi  immesso nell’ambiente ci resterà per sempre con effetti devastanti per la sopravvivenza del pianeta. (fine - Marshmellow)

venerdì 23 novembre 2018

AMBIENTE - Un mare di plastica (seconda parte)

Archivio NOAA Marine Debris Program (foto CC tratta da Flickr)

Ho visto in un documentario che mostrava come, nel bel mezzo dell’oceano Pacifico, tra le isole Hawaii e la California, esista un’area grande tre volte la Francia, costituita da circa 80.000 tonnellate di rifiuti, per la maggior parte di materiale plastico, portate dalle correnti dell’oceano; un ammasso di  bottiglie, tappi, sacchetti, cassette, imballaggi e plastiche di ogni tipo.
Si calcola che ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscano negli oceani, uccidendo specie e organismi marini di ogni genere;  i rifiuti plastici non dovrebbero mai più arrivare in mare.
Per fare ciò sarà fondamentale l’eliminazione di imballaggi in plastica, prodotti monouso non effettivamente necessari attraverso innovazioni tecnologiche, realizzazione di imballaggi riciclabili al 100%, completamente biodegradabili ossia capaci di decomporsi in maniera naturale nell’ambiente e comunque privi di sostanze chimiche pericolose per la salute. In questi anni, un importante passo in tal senso lo abbiamo fatto per esempio passando dall’uso di sacchetti in plastica a quelli costituiti da fibre naturali di origine vegetale che sono completamente riciclabili.
Queste plastiche, una volta riversate in mare, vengono erose fino alla formazione di microplastiche, veri e propri killer della catena alimentare che finiscono per essere ingerite dai pesci e quindi poi da noi quando li mangiamo. fine seconda parte(Marshmellow) CONTINUA 

giovedì 22 novembre 2018

AMBIENTE - Un mare di plastica (prima parte)


Talvolta esistono argomenti che richiedono tempo e spazio. La nostra Marshmallow si è cimentata in un approfondimento personale sui danni provocati dalla plastica. Eccovi la prima parte del suo ampio articolo.


La nostra società è basata su ritmi di vita sempre più frenetici: il tempo a disposizione da poter  dedicare anche ai  gesti più naturali - quali procurarsi il cibo e mangiare - è sempre meno. Nelle nostre città corriamo sempre da una parte all’altra, per recarci a scuola o al lavoro; abbiamo mille impegni, il traffico è sempre più caotico e ci costringe a volte a passare ore in macchina... Insomma il problema sembra essere che le persone non hanno più tempo per nulla ed ecco che allora sono cambiate anche le nostre abitudini alimentari.
Rispetto ad una volta si mangia in fretta e non si cucina quasi più, ma al limite, spesso, per far prima si riscaldano cibi già pronti e confezionati, tutti prodotti, usa e getta, preparati in confezioni costituite quasi completamente da plastica che poi finiscono nella spazzatura che nella migliore delle ipotesi finisce in discariche, e che invece in molti altri casi, per colpa dell’uomo finiscono nell’ambiente e nei nostri mari.
Un giorno, tornando dalla spesa, ho notato che senza imballi inutili e confezioni voluminose sarebbero bastati la metà dei sacchetti.
Questa plastica non arriva solo dalle confezioni di qualsiasi cosa che compriamo , nei nostri mari, sui fondali, troviamo pneumatici abbandonati, milioni di bottiglie e oggetti di ogni genere.


I nostri oceani finiscono così per risultare soffocati dalla plastica, si stanno trasformando in vere e proprie discariche di prodotti e sostanze nocive che generano problemi enormi per specie animali e vegetali. La soluzione per salvarli deve essere rapida e globale - fine prima parte. (Marshmellow) CONTINUA

SPECIALE PONTE MORANDI - La 1a E a Genova Nel Cuore. Il video.


Video presentato dalla 1aE della Scuola Secondaria di Primo Grado Ugo Foscolo dell'Istituto Comprensivo Rivarolo al concorso "Genova nel Cuore", indetto da dal Ministero dell’Istruzione, Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione – in collaborazione con la Regione Liguria.  Il lavoro è stato premiato al Salone dell'Orientamento di Genova lo scorso 14 novembre 2018. Complimenti ai ragazzi e alle insegnanti (professoresse Obertello, Rosati e Torrisi).



Ulteriori info sul contest qui.

Eccovi il video dal canale Youtube de Lo ScrivarolON-LINE




domenica 18 novembre 2018

LE INTERVISTE IMPOSSIBILI - Dante tifa viola

Libera elaborazione con The Gimp (CC software)

Oggi è domenica: intervistiamo Dante Alighieri, poeta (e tifoso) fiorentino.


-Signor Dante Alighieri, ci racconti di sé
-Sono nato a Firenze nel 1265, quindi ho 853 anni e i miei genitori erano Alighiero di Bellincione e Bella Degli Abati, mio padre era un cambia valute e mia madre una casalinga. Nel 1283 io, Lapo e Guido abbiamo creato il dolce stile nuovo, ispirandoci al nostro maestro Guido Guinizzelli. Nel 1287 mi sono sposato con Gemma Donati ma era un matrimonio d' interesse e con lei ho avuto 3 figli: Antonia, Pietro e Jacopo. Ah, mi sono dimenticato di Beatrice, ragazza bellissima ed io ne andavo pazzo... quando morì, io scrissi la "Vita Nuova ", metà in prosa e metà in poesia. Una lunga storia...

-Ma la sua vita è sempre stata così tranquilla ?
-Per un  certo periodo sì, ma nel 1301 la mia esistenza ebbe un cambiamento: fui cacciato da Firenze, dai Neri e diventai un esule. Iniziai a vagare per varie località, tra nel Casentino dove trovai una famiglia di esuli che ospitava altri espatriati. Di lì a poco cominciai la "Divina"...

-In questo periodo finì di scrivere qualche opera ?
-Ovviamente trovai il tempo di scrivere e completai il De Vulgari Eloquentia (che è un trattato sulla lingua italiana, scritto in latino); conclusi il Convivio.

-Conobbe personaggi famosi ?
-Io ero amico di Giotto e lo andai a trovare a Padova; provai ad incontrare anche l'imperatore Arrigo VII ma peccato che morì prima: forse, lui sarebbe riuscito a farmi tornare a Firenze... 

-Lei ha scritto la Divina Commedia, ce la racconti.
- Una domandina facile facile, eh... Sì, scrissi quest'opera divisa in 3 cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso, per un totale di 100 canti.

-Cosa pensa della gente che parla di lei?
-Sono orgoglioso di questo: nelle scuole si narra di me e delle mie opere, di questo ne vado fiero. Quando imitano il mio linguaggio a teatro, talvolta lo si usa per divertire il pubblico, come fa l'amico Maurizio Lastrico...

-Ha mai avuto l'idea di lavorare come insegnante?
-Mi sarebbe piaciuto molto, ma con i ragazzi avrei preferito un incontro in cui parlo della mia vita.

-Che ne pensa dei ragazzi di oggi?
-Penso che vivano la moda di internet in modo sbagliato, per questo " trascurano " la lettura.

-Lei è tifoso o simpatizzante di qualche squadra calcistica ?
-Il mio cuore è viola, come la Fiorentina. Qualche volta vado allo stadio, ma nessuno mi vede...

-Grazie Dante, è stato un piacere conoscerla,spero di intervistarla a Firenze.
-Grazie a lei.

                                                                                                                                      Dark Joker

mercoledì 14 novembre 2018

NO AL RAZZISMO - Una bomboletta di stupidità

Creative Commons Lic. (Pixabay)

Il razzismo è un fenomeno che, purtroppo, sta diventando sempre più diffuso nel mondo. Ultimamente si sono verificati numerosi atti di razzismo in Italia; uno di questi è successo a Bari e mi ha molto impressionato.
Un bambino di colore di 8 anni usciva dal doposcuola per tornare a casa; nel cammino verso casa ha incontrato alcuni ragazzi che imbrattavano le auto con la schiuma di una bomboletta spray. Il bambino, che li conosceva, ha tentato di farli desistere e loro lo hanno ripagato, aggredendolo, cospargendolo di schiuma e umiliandolo con la battuta "bianco è meglio che nero."
Questa è una frase molto pesante: quando ho letto la notizia mi son sentito addosso un senso di angoscia e di tristezza. La madre del bambino di 8 anni ha paura che suo figlio cresca con il pensiero che bianco sia meglio che nero, un concetto sbagliato perché il colore non deve influenzare il carattere di una persona.
Penso che la cosa più importante di una persona sia il suo modo di comportarsi, quello che ha dentro non  il colore della sua pelle. Discriminare una persona, perché è nera, è insensato e di questo se n'è sempre parlato, ma la gente, per fortuna non tutta, non vuole capirlo. Il problema sussiste quando la gente ignora ciò e, per quanto testarda, non si è trovato un modo per farla ragionare.  
Io ho amici di colore e sono pronto a difenderli da chiunque li insulti perché li considero ragazzi come me. (studente IC Rivarolo)

SPECIALE PONTE MORANDI: era un bambino

Creative Commons Lic. (pixabay)

"Ciao sono un bambino di 8 anni. Ero pronto a partire per le vacanze con i miei genitori. Dovevo attraversare quel Ponte, ma purtroppo l’ho attraversato nell’attimo sbagliato: il 14  Agosto alle 11:36. Il buio. La mia vita è stata spezzata. Ora non posso più giocare, divertirmi e ridere con i miei amici. Non posso più abbracciare, toccare e sentire la voce del mondo... Sono un bambino che non può nemmeno più piangere."
(testo di fantasia di James Bond 007)

domenica 11 novembre 2018

BESTIARIO - I Vip delle acque interne

Piranha (Licenza Creative Commons - Pixabay)

Inauguriamo una nuova rubrica dedicata al mondo degli animale e si parte dai pesci con un articolo di un vero esperto, Top Fisher (fatevi un giro nei corridoi della scuola e chiedete... ).

Vip, perché? Vi spiegherò secondo me quali sono i più grandi e feroci pesci dei fiumi nel mondo.
Molte persone temono gli abitanti delle acque interne perché non li conoscono: vi svelerò qualche piccolo segreto su di essi.
La maggior parte dei pesci sono carnivori e circa il 70% non vive in Europa, parecchi in Africa e in America...
I piranha. Tutti pensano che uccidano e distruggano tutto quello che incontrano, ma non è proprio così! Un certo Jeremy  Wade  si è immerso in una vasca piena di questi "piccoli diavoletti" che non venivano sfamati da giorni, lui era in perfetta forma quindi non aveva tagli, ferite e sangue sul corpo... Indovinate un po'? Non lo toccarono nemmeno. "Il che è strano" pensò, quindi legò ad una lenza un pezzo di carne di suino sanguinante e loro la attaccarono uno dopo l' altro. Il mito, secondo cui i piranha distruggaerebbero tutto, è sfatato perché attaccano solo le prede ferite; poi può capitare che uccidano anche animali sani solo perché la natura è imprevedibile. Esistono anche piranha erbivori che mangiano bacche e noci ma non bisogna confonderli con il piranha nero che ha un colore simile al loro.

Uno dei pesci più grandi dei corsi d'acqua è il pesce siluro d'Europa (da non confondere con il pesce gatto) originario del fiume Danubio, importato nelle nostre acque per eliminare un'altra specie ma... la situazione è degenerata! Ha iniziato a distruggere tutta la fauna. Hanno provato a eliminarlo o almeno a diminuire gli esemplari ma era tardi: il pesce si riproduceva troppo in fretta e aveva iniziato "il suo piano di eliminazione". Ora ha incominciato a placare la sua furia ma, quando lo si avvista in un piccolo corso d'acqua, sarà difficile vedere altri pesci.
Ora pescare questo pesce è diventato uno sport ("il catfishing ") solo che la sua carne non è molto buona e i pescatori,  giustamente, gli restituiscono la libertà. Tutto ciò, però, comporta una multa non troppo salata ma è sempre una multa. I suoi piccoli occhi non sono sviluppati come quelli di altre specie (cavedano, trota...); per cacciare utilizza i suoi barbigli che sono situati sulle estremità della bocca; appena toccano qualcosa il pesce apre la bocca e aspira l'acqua insieme alla preda. Uno degli esemplari più belli è il pesce siluro giallo.

Un'altra specie bella che vive anche nei fiumi europei è lo storione bianco. Può arrivare a più di 2,50 m di lunghezza, il suo colore è tendente al "grigio freddo", è un pesce molto possente, sotto la pelle molto spessa ha dei muscoli incredibilmente forti; come ulteriore protezione possiede delle scaglie estremamente dure. Come il pesce siluro vive sul fondo di fiumi e laghi, quindi la visibilità è scarsa e non devono rincorrere le prede le risucchia nella sua larga bocca. Lui è un animale tranquillo e a volte risale in superficie. (Top Fisher)

giovedì 8 novembre 2018

SPECIALE PONTE MORANDI - Il Ponte e il silenzio.


Disegno di Ninna009

Il 14 agosto alle ore 11:36 il ponte Morandi crollò all'improvviso, nessuno sapeva niente e nessuno si aspettava niente, lasciando molti feriti e molte vittime. Un ponte lunghissimo di 51 anni, crollato nel momento sbagliato. Persone senza casa, persone senza vita, persone con disagi di tutti i tipi, gente che sapeva e non ha detto niente. Chissà per quanto tempo tutto ciò, chissà per quanto tempo ancora, gente senza lavoro. Il 14 agosto alle 11:36 crolla il ponte Morandi lasciando 43 vittime di cui 4 bambini e 39 adulti. (ninna009)

sabato 3 novembre 2018

Rolli Days a Genova

Genova - Palazzo Spinola di Pellicceria (fotografia di Dark Joker)

Il 13 e 14 ottobre 2018 a Genova si sono svolti i Rolli Days: "rolli", al singolare "rollo", che significa rotolo:erano i 5 elenchi in cui sono stati pubblicati i nomi dei palazzi candidati ad essere ad essere estratti a sorte in caso di arrivo a Genova di personalità illustri; questo avveniva in pieno Rinascimento,  tra il 1500 ed il 1600. Le strade nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli di Genova sono un sito patrimonio dell’umanità UNESCO .
Sfortunatamente non sono riuscito a vederli tutti, ma quei pochi che ho visto mi hanno affascinato molto, tra cui il palazzo Antonio Doria poi Spinola, Palazzo Nicolò Lomellino,Palazzo bianco, Palazzo Rosso, Palazzo Gerolamo Grimaldi detto anche Palazzo della Meridiana,  Palazzo Nicola Grimaldi e infine la Villa Di Negro Rosazza.
La stanza che ho trovato più ricca di storia è la Sala  Donatori di Palazzo Spinola: questa  conteneva le divise militari di Marina accompagnate dalle medaglie  e un albero genealogico delle famiglie più importanti genovesi.
Girando per i vicoli e per i Rolli ho visitato la chiesa di San Pietro in Banchi, un progetto del 1572: prima di questa chiesa c' era un edificio religioso che è stato distrutto nel XIV secolo durante la lotta di fazione tra Guelfi e Ghibellini: al suo interno si può notare il catino absidale in stucco (unica a Genova).
Quest'anno è la seconda volta che propongono le aperture dei Rolli.
Spero di riuscire a vederli tutti alla prossima occasione.
(Dark Joker)

Genova - Palazzo Spinola di Pellicceria - Sala Donatori (fotografia di Dark Joker)