La storia di Paolo e
Francesca rispecchia molto i giovani di oggi che si innamorano e che a volte
vengono ostacolati da qualcosa o da qualcuno. Paolo all'inizio è attirato da
Francesca soprattutto per il suo aspetto esteriore e non per quello interiore. Questo
accade a molti ragazzi e ragazze anche oggi, perchè l'aspetto influisce molto
nell'amore.
Però, quando si ama
veramente qualcuno, lo si vede molto più bello di come lo vedrebbe un'altra
persona. Il verso che mi ha colpito di più è stato: "Amar ch'a nullo amato
amar perdona". Dante con questo verso mi ha fatto riflettere molto su come
si può sentire una persona dopo aver subito un rifiuto.
È brutto infatti sapere
di non essere amati dalla persona che un attimo prima credevamo l'amore della
nostra vita. Da un rifiuto si capisce che l'amore non è quasi mai come lo
descrivono nelle favole, infatti quando ci si innamora bisogna essere
consapevoli che non sempre ci sarà un lieto fine come ce lo raccontavano quando
eravamo piccoli.
La Divina Commedia è
bellissima perché, in un modo o nell'altro, racconta la verità, quello che noi
sappiamo e che non vogliamo ammettere. Questo poema deve essere letto dai
ragazzi delle mia età perché è in questo periodo della nostra vita che iniziamo
ad avere le prime cotte e Dante, attraverso Paolo e Francesca, riesce a
spiegare perfettamente cosa voglia dire essere veramente innamorati e tutte le
conseguenze che comporta l'amore. Gianciotto
evidentemente non amava Francesca e non voleva bene a suo fratello. Perchè se
ami veramente qualcuno faresti di tutto, pur di vederlo felice anche se con
un'altra persona, quindi se lui l'avesse amata non l'avrebbe uccisa. (Gi.Bo.,
2aM)
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