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Sono un alunno delle
Medie e oggi scriverò cosa penso riguardo al 13/11/15, cioè il giorno in cui in
Francia sono arrivati i terroristi. Allora, per cominciare io non provo odio
per quelle persone, se si possono chiamare così: io provo per loro solamente pena,
perché non capiscono che, facendo così, guadagnano solo l’odio di gente che ha
perso qualcuno per colpa delle loro azioni. Come dice la mia prof. di Italiano,
“Odio alimenta altro odio”: se, infatti, questi terroristi si fanno odiare, ci
saranno persone in grado di compiere azioni altrettanto violente e non credo
che a loro piaccia che gli facciano ciò che hanno fatto alle vittime di Francia.
Al telegiornale ho visto che dicono che non combattono per Allah e, per me, questa
cosa è abbastanza ovvio, perché non si può uccidere per qualcosa che vieta di
uccidere (non riesco a spiegarlo bene). Ma soprattutto uccidere qualcuno - se si
hanno dei sentimenti - ti segna, perché hai tolto la vita ad una persona e, perciò,
tutti i momenti tristi e felici di quel “qualcuno” sono sprecati per colpa tua.
E i familiari come si sentono? Prova a chiedertelo tu, terrorista qualunque.
Come ti sentiresti se qualcuno uccidesse chi
ami più di qualunque altra cosa? R.K. (II E)
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