Perché neri e bianchi
non possono convivere nello stesso paese, ma i neri devono sempre essere
trattati come una razza inferiore?
Questa è una delle
domande che si poneva Nelson Mandela, un uomo che aveva passato ventisette
anni della sua vita in carcere per
difendere il suo paese e i diritti dei neri.
Mandela nacque il 18
luglio del 1918 a Mvez, un villaggio nel sud est, da una famiglia di sangue
reale di etnia Xhosa.
Fugge da un matrimonio
combinato per amore del suo ideale di libertà e si trasferisce a Johannersburg, si
iscrive a Legge e si avvicina
alla politica unendosi all’African National Congress (ANC) per contrastare i
diritti negati ai neri nel Sud Africa.
Nel 1948 la vittoria
del razzista Fronte nazionale
pro-apartheid nelle elezioni lo fa rimanere ancora più fermo sulle sue posizioni di resistenza
alla segregazione razziale, nel 1952
aprì il primo studio legale gestito da neri in Sudafrica insieme a Oliver
Tambo.
Accusato di tradimento
nel 1956, venne assolto in massa con gli altri 150 nel 1961.
Nel 1962 venne
arrestato per incitazione allo sciopero ed espatrio illegale, fu anche l’anno
della vittoria del Premio Lenin per la pace.
Fondò il braccio armato
dell’ANC e nel 1964 venne accusato di sabotaggio, condannato ai lavori forzati
a vita, per aver progettato piani di guerriglia.
« Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l'incudine delle azioni di
massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l'apartheid! »
Nel 1985 rifiutò la libertà condizionata per non scendere a compromessi e
nel 1990 venne scarcerato.
Nel 1988 con un concerto allo stadio di Wembley, 72mila persone ne chiesero la scarcerazione,
fu anche l’anno in cui vinse Premio Sakharov per la libertà di
pensiero
Nel 1993 vinse il Premio Nobel per la Pace e dal 1994 al 1999 fu presidente del Sud Africa.
La sua ultima apparizione risale ai mondiali di calcio del 2010.
Nelson Mandela e stato un esempio di vita che ci ha insegnato valori come
la libertà, la non violenza e il ripudio del razzismo in qualsiasi forma e
lascia in eredità la democrazia al suo popolo.
GRAZIE (S.S., 2aM)
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