Novembre: “il mese dei morti” non solo per la ricorrenza cattolica dei defunti ,ma per il tributo di vite umane richiesto dalle recenti catastrofi metereologiche. Un ciclone devastante si è abbattuto sulla Sardegna orientale seminando morte e distruzione il bilancio, ancora provvisorio, è di 16 morti, un disperso e 1700 sfollati. Il Governo ha dichiarato lo Stato di Emergenza.
Sono Olbia e Nuoro le province più colpite.
Ma è solo colpa del cambiamento climatico? Riflettiamoci .
Il clima sta cambiando, è vero, ma anche l’uomo fa la sua parte.
È possibile che ogni volta che cada un po’ più di pioggia i fiumi esondino provocando delle vittime??? Queste catastrofi continuano a ripetersi, ma se provassimo tutti ad “aprire gli occhi” e costruire meno in collina e sugli argini dei fiumi, probabilmente si potrebbe vivere più sereni, senza il terrore della pioggia. Penso che lo Stato debba attuare leggi più ferree sulla costruzione. ridurre l’edilizia nei pressi dei fiumi e sulle colline.
Non è più accettabile vittime causate da evitabili catastrofi. (M.S., 3aM)
[mappa tratta da Cronaca e Attualità]
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