Fantasia da una penna femminile della 2aM... Buona lettura
Come ogni pomeriggio per tornare a casa da scuola, presi l'autobus.
Quando entrai a casa mia urlai:- Ciao!
Non rispose nessuno, allora aprii ogni stanza per vedere se stavano
dormendo. Quando passai in cucina il mio cane Luna mi saltò addosso, la
salutai, preparai un petto di pollo, mangiai, mi rilassai per un'ora e dopo
iniziai a svolgere i compiti.
Mentre mi dedicavo ai compiti, sentii uno strano rumore più volte: presi una coperta, mi ci infilai, mi rifugiai
sotto un tavolo, ci rimasi per molto tempo, almeno finché non mi venne fame.
Dopo mezz'ora di agonia, sentii Luna abbaiare. Mi alzai di botto, sbattendo
la testa contro il tavolo: andai in cucina e vidi il mio peluche in piedi sulla
credenza.
Esclamai:- Me ne vado!- Presi Luna e uscii. Il peluche scese dalla credenza
e venne verso di me: mi fermai, posai Luna a terra e il peluche mi implorò:-Ho
bisogno del tuo aiuto, non avere paura!- Allora io gli chiesi:- Chi sei?
Cosa vuoi da me?- Mi rispose:- Sono un angelo che è entrato nel tuo peluche, ho
bisogno del tuo aiuto per salvare un animale; ti ci porto-
Dal
peluche venne fuori una luce bianca, mi ritrovai in un bosco con tante fatine,
una di esse venne verso di me e mi guardò, mi prese la mano, mi fece cenno di
seguirla in un prato. Quando arrivammo nel prato notai un cucciolo di cervo in
un fosso non molto profondo, lo guardai, lo presi in braccio e lo tirai fuori.
Il cervo chinò il capo in avanti in cenno di ringraziamento. Allora chiesi:-Volevate
solo questo?-
Annuirono,
mi ringraziarono, così mi diedero un premio e mi riportarono a casa.
(F.T.,
2aM)
La fotografia è tratta da fellowfellow.com
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