Dal 27
novembre al 3 dicembre mi sono recato con la mia famiglia ad Aosta. Questa
città mi ha affascinato ed ho deciso di scrivere una breve relazione/guida per
condividere l'esperienza con i compagni e per fornire indicazioni a chi le
voglia utilizzare.
Durante
le 2 ore e mezza circa di viaggio in automobile da Genova ad Aosta, si
intravedono straordinari picchi montuosi di carattere alpino, bellissime e
incontaminate pianure e fiumi azzurri tra cui il Po.
Arrivati ad Aosta mi hanno subito colpito le alte montagne innevate che la
incorniciano ma anche i numerosi e ben conservati reperti romani della
città. Sorta infatti come accampamento
(facilmente riconoscibile dalla sua pianta quadrata) fu poi chiamata Aosta, cioè La Città di Augusto
Le mura romane: costruite a difesa della città e giunte quasi intatte fino ai nostri
giorni, delimitano sostanzialmente tutto il perimetro del centro storico.
L'arcodi Augusto: posizionato
all’ingresso del centro storico, monumento celebrativo della vittoria dei
romani sui Salassi che popolavano la zona prima del loro arrivo.
Ilgrande anfiteatro: edificato
alcuni decenni dopo la fondazione della città. Il teatro rappresenta una delle
strutture meglio conservate. La facciata, alta 22 metri e oggi rimasta solo sul
lato sud, dà l’idea dell’imponenza e della perizia tecnica dei romani.
Dalle
dimensioni delle gradinate, sembra che il teatro potesse ospitare fino a 4000
spettatori.
La Porta Praetoria (fatta costruire da Giulio
Cesare): in epoca romana rappresentava l’ingresso principale in città, al centro
della quale si diramavano poi le strade consolari dirette verso le Gallie. La
porta è formata da due serie di archi, centrale e laterale, il più largo
destinato ai carri, i più stretti ai pedoni. Perfettamente conservato, sul lato
ovest è ancora parzialmente visibile il rivestimento in marmo. Ai lati delle
porte svettavano due torri.
Il ponte romano: fu
edificato in concomitanza con la fondazione di Augusta Praetoria e serviva per
attraversare il fiume Buthier. Costruito utilizzando pietra locale, oggi non ha
più la funzione originaria in quanto durante il medioevo una piena eccezionale
fece cambiare il corso del fiume.
Il criptoportico forense: monumento
che circondava l’area sacra dell’antico foro cittadino, attualmente si trova al
di sotto della sede stradale e vi si accede attraverso una scala accanto alla
Cattedrale. Unico nel suo genere è
spesso cornice di rappresentazioni teatrali o serate a tema.
Anche altri monumenti hanno attirato la
mia attenzione tra cui ricordo:
La Cattedrale di Aosta, sita in
Piazza Giovanni XXIII: è un complesso monumentale risalente al IV sec. d.C.
L’aspetto attuale è frutto di successivi interventi e si compone di vari stili
architettonici. Si tratta di una struttura con pianta a croce latina a tre
navate. Sul lato nord si trova anche un piccolo chiostro.
La Collegiata di Sant'Orso: sorge sul
sito di un’antichissima necropoli, sopra la quale, vennero edificate
l’attuale chiesa e quella dedicata a San Lorenzo ( oggi sconsacrata e adibita a
museo). Le strutture sono risalenti in particolare all’epoca carolingia e a
quella ottoniana (IX e X sec. d.C.).
Molto suggestivo il Chiostro di epoca
medievale, in particolare per i
capitelli, raffiguranti episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. (fine prima
parte) (G.D., 1aM)
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