sabato 15 aprile 2017

Paolo e Francesca, l'amore, Dante. Tutto a 13 anni

La storia di Paolo e Francesca rispecchia molto i giovani di oggi che si innamorano e che a volte vengono ostacolati da qualcosa o da qualcuno. Paolo all'inizio è attirato da Francesca soprattutto per il suo aspetto esteriore e non per quello interiore. Questo accade a molti ragazzi e ragazze anche oggi, perchè l'aspetto influisce molto nell'amore.
Però, quando si ama veramente qualcuno, lo si vede molto più bello di come lo vedrebbe un'altra persona. Il verso che mi ha colpito di più è stato: "Amar ch'a nullo amato amar perdona". Dante con questo verso mi ha fatto riflettere molto su come si può sentire una persona dopo aver subito un rifiuto.
È brutto infatti sapere di non essere amati dalla persona che un attimo prima credevamo l'amore della nostra vita. Da un rifiuto si capisce che l'amore non è quasi mai come lo descrivono nelle favole, infatti quando ci si innamora bisogna essere consapevoli che non sempre ci sarà un lieto fine come ce lo raccontavano quando eravamo piccoli.

La Divina Commedia è bellissima perché, in un modo o nell'altro, racconta la verità, quello che noi sappiamo e che non vogliamo ammettere. Questo poema deve essere letto dai ragazzi delle mia età perché è in questo periodo della nostra vita che iniziamo ad avere le prime cotte e Dante, attraverso Paolo e Francesca, riesce a spiegare perfettamente cosa voglia dire essere veramente innamorati e tutte le conseguenze che comporta l'amore.  Gianciotto evidentemente non amava Francesca e non voleva bene a suo fratello. Perchè se ami veramente qualcuno faresti di tutto, pur di vederlo felice anche se con un'altra persona, quindi se lui l'avesse amata non l'avrebbe uccisa. (Gi.Bo., 2aM)

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