sabato 11 febbraio 2017

STORIA e SOCIETA' - Lavoro: dall'Ottocento ad oggi

Dopo avere studiato le lotte operaie dell’Ottocento ed avere compreso come venissero sfruttati i lavoratori, guardando al presente, non mi pare che la situazione sia cambiata di molto. Prima i lavoratori erano sfruttati facendo 12 o 14 ore di lavoro, poi le ore sono diminuite a 8 ma i lavoratori vengono ancora sottopagati e sfruttati. Un esempio di tutto ciò si può percepire nel ruolo che ricoprono alcune multinazionali. Vedere le multinazionali sfruttare persone nel 2017 lo trovo veramente deprimente e un passo indietro per l’umanità. Henry Ford aveva inventato nell’Ottocento la catena di montaggio, nella quale i lavoratori diventavano un ingranaggio della macchina produttiva, tutto questo oggi è ancora valido nelle fabbriche multinazionali. Credo che le condizioni di crisi economica dell’Italia non aiutino molto, perché le persone sottopagate non possono licenziarsi a causa del poco lavoro presente in Italia, quindi devono continuare a lavorare per riuscire almeno ad arrivare a fine mese. Penso che le tesi sostenute dall’economista e filosofo tedesco Karl Marx siano valide ancora oggi, perché Marx  pensava che il lavoro operaio valorizzasse le merci e che gli imprenditori usassero i mezzi di produzione per ritrarne profitti e non per il bene delle società. Secondo me se gli operai, se avessero nelle loro mani i mezzi di produzione, li userebbero per il bene della società. Mettendo a confronto la società di oggi con quella di prima, non vedo alcun miglioramento nei mezzi di produzione, io non riesco  a credere che nel 2017 accada tutto ciò e come tutto questo venga trascurato sia dalla società, sia dalle istituzioni. Secondo me quest’ultime non si interessano minimamente della condizione delle persone sfruttate. Spero che nei prossimi anni ci possa essere un miglioramento. (Fra. Sch., 3aM)

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